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La nuova frontiera del benessere aziendale

La nuova frontiera del benessere aziendale
Il 2025 ha da poco aperto i battenti e già le aziende e gli addetti al settore HR sono chiamati a un’immediata riflessione sulle prossime priorità da affrontare per rendere le organizzazioni sempre più attrattive e performanti. La nuova edizione del Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale rileva che: “per la maggior parte delle persone arrivare in serenità alla fine della giornata lavorativa e conciliare bene gli impegni professionali con la vita privata diventa sempre più difficile”. I dati sono inequivocabili. Le persone intervistate dichiarano:
  • Il 73% soffre di stress o ansia da prestazione
  • Il 76,8% fatica a trovare un equilibrio tra vita e lavoro
  • Il 75,9% si sente sopraffatto dalle responsabilità
  • Il 73,9% lavora sotto pressione continua
  • Il 67,3% si sente abbandonato dal proprio datore di lavoro
Questo significa che due lavoratori su tre denunciano stanchezza, sensazione di esaurimento emotivo, eccessiva pressione e rischio di “burnout” (stress cronico e persistente). In questo scenario, lo stress si è trasformato in una “sindrome” silenziosa che erode non solo la salute dei dipendenti, ma anche la capacità delle aziende di attrarre e trattenere i migliori talenti. Serve correre velocemente ai ripari, perché la salute psicologica dei collaboratori si sta delineando come la chiave per la sopravvivenza e il successo delle organizzazioni nel prossimo futuro.  

Oltre il welfare: workplace wellbeing

Anche se lo scenario potrebbe apparire sconfortante, in realtà soluzioni efficaci esistono già. Da tempo molte aziende utilizzano il welfare aziendale come strumento principale per la creazione e la diffusione del benessere nel luogo di lavoro e il miglioramento del clima aziendale, favorendo un incremento nelle performances e nella motivazione dei collaboratori. Ma si può fare un ulteriore passo in avanti. Le aziende più attente e innovative stanno implementando strategie di WELL BEING AZIENDALE. Di che cosa stiamo parlando esattamente? Con Wellbeing aziendale si definisce il benessere complessivo dei dipendenti in un’organizzazione. Letteralmente, il termine può essere tradotto con “benessere”. Più nello specifico il wellbeing aziendale rappresenta l’integrazione di benessere fisico, psicologico, professionale, sociale ed economico dei dipendenti: si delinea quindi un benessere a 360 gradi. E’ un nuovo modo di concepire il rapporto tra azienda e dipendenti, considerando il collaboratore nella sua interezza e in tutte le sue sfaccettature. Se, tradizionalmente, i programmi di welfare sono concepiti principalmente attraverso proposte standardizzate di servizi con una limitata possibilità di personalizzazione, i programmi di well being abbracciano un welfare aziendale personalizzato, che possa soddisfare in maniera flessibile i bisogni individuali dei lavoratori, tenendo conto anche del fattore generazionale. Oltre ai buoni pasto, alla polizza sanitaria o ai buoni spesa e carburante, le aziende iniziano a orientarsi sulla creazione di pacchetti di welfare personalizzabili che includano servizi di supporto alla genitorialità (asili nido aziendali, convenzioni, congedi parentali), assistenza agli anziani, oppure benefit legati al benessere personale (come percorsi di yoga o mindfulness, supporto di coaching e mentoring, abbonamenti in palestra o in piscina) liberamente scelti da ciascun collaboratore.

Le principali direttrici di implementazione

Le possibilità di applicazione in azienda sono molteplici e spaziano (o meglio dovrebbero spaziare) dagli ambienti fisici alle interazioni sociali alle dinamiche organizzative. Ognuna di queste dimensioni può essere esplorata per trovare spazi di miglioramento, di creazione di maggior equilibrio e appagamento.

Bilanciamento vita personale e lavorativa

Questo rimane il driver principale che guida le scelte delle persone; oltre l’80% dei collaboratori delle aziende sostiene di essere disposto a cambiare organizzazione e lavoro se non trova il giusto bilanciamento con la sfera personale. Via libera quindi al potenziamento dello smart working e dell’orario flessibile, che permettano alle persone di auto organizzarsi in funzione degli obiettivi da raggiungere, ma anche alle aziende di conoscere e programmare i giorni di presenza in ufficio. E si delinea all’orizzonte anche l’introduzione di un “diritto alla disconnessione”, ossia di fasce orarie definite in cui non sia richiesta reperibilità di alcun tipo.

Comunicazione e relazioni

 Potenziare le relazioni interpersonali tra i membri del gruppo significa creare più sinergia e armonia ma anche aumentare la produttività, rendendo le aziende più “responsive” rispetto alle richieste dei clienti. Lo si può fare incentivando l’ascolto attivo e l’apertura al confronto e allo scambio di idee, ma anche strutturando momenti di formazione, incontri e team building fuori dagli spazi aziendali.

Formazione e sviluppo

Le persone amano sempre di più le aziende che offrono prospettive di crescita e di sviluppo sia lavorativo sia personale. Se da un lato si possono valorizzare le figure manageriali proponendo formazione sulla leadership, la comunicazione e la gestione motivazionale dei collaboratori, dall’altro è importante offrire anche percorsi di formazione e coaching dedicati ai collaboratori (di gruppo o individuali) per sviluppare e potenziare le loro capacità, indirizzando il focus sulle soft skills e sulle competenze trasversali.

Ambiente di lavoro

Ultimo ma non ultimo… anche l’ambiente fisico riveste un’importanza crescente. Gli uffici progettati per il benessere con elementi di biofilia (piante, luce naturale, materiali sostenibili) migliorano il comfort ambientale e rendono la permanenza in azienda più gradevole. Si possono diversificare gli ambienti alternando aree open space per la collaborazione con stanze per la concentrazione individuale e sale meeting per le riunioni formali. E infine si possono immaginare aree lounge, sale per coffee break o lunch, spazi per il relax… che aiutino a ricaricare le batterie!

I risultati

I numeri mostrano che le aziende che hanno avviato questo tipo di percorso conseguono risultati molto promettenti: un significativo aumento della produttività, la riduzione del turn over e dello stress lavorativo, un clima più sereno e coinvolgente che attrae più facilmente  nuovi collaboratori. È ora di iniziare!

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